Sembra l’inizio di una bella storia: e lo è, perché quella ricercatrice, che si chiama Elena e viene dall’Alta Savoia, è una persona bella.
Elena Rossi ha 32 anni e nel suo viaggio estivo, che ha intrapreso in compagnia della sua mula, della sua cavalla e del suo cane è arrivata anche in Valtellina.
Nell’intervista che ha rilasciato a ‘La Provincia Unica’ Rossi ha spiegato anche cosa la spinge a viaggiare così, a ritmo lento e in compagnia dei suoi migliori amici.
“Perché per ritrovare se stessi”, ha detto Elena “non serve andare dall’altra parte del mondo: a volte, basta salire in sella e lasciarsi guidare dalla natura – e dal cuore”»”.
Di chiare origini italiane Elena lavora a Ginevra, in Svizzera, come orticoltrice del Giardino Botanico.
Ha iniziato il suo viaggio il 21 giugno scorso da Minzier, dove abita in sella alla sua mula Wendy con la cavalla Fara al basto e Wakan, il suo cane: la certezza era quella di un passo lento, capace di farle apprezzare tutti i colori della natura e tutte le sfumature di valli e montagne.
“Ho deciso di fare un tour in tutta la Svizzera” ha continuato Elena “attraversando tutti i cantoni limitrofi Ginevra, Vaud, Neuchâtel, Giura, Soletta, Basilea, Argovia, Zurigo, Turgovia, San Gallo, Appenzello, Grigioni, Ticino, Vallese, per poi tornare a Vaud e Ginevra per completare il giro”.
Quella di passare anche per l’Italia è stata una ispirazione improvvisa, e così è arrivata in Valtellina senza premeditazione, si potrebbe dire.
L’ha premiata l’accoglienza della gente: “E’ stata meravigliosa. Gentile, generosa, ospitale. Un’accoglienza che non dimenticherò mai. Durante il periodo di Ferragosto ho scoperto le tradizioni locali e la competenza vinicola di questa terra. Sono rimasta affascinata».
Menzione speciale per gli appassionati di equitazione della zona, che l’hanno immediatamente ‘adottata’. Chi le ha dato indicazioni sui sentieri più adattio alla sua piccola carovana (come Fabio Duca), chi ha aperto le porte della scuderia per offrirle ospitalità (Amici del Cavallo di Sondrio).
Ma ora Elena è già sulla strada del ritorno, dopo un trekking di quasi 900 km.
Ma senza fretta: “Viaggiare con gli animali significa prendersi il tempo per vivere davvero. Procedere piano, insieme. È un lavoro di squadra, fatto di amore, pazienza e fiducia. Parto dalla Valtellina con tanto amore e qualche chilo in più, perché non ho saputo resistere alla vostra cucina».
Perché viaggiare slow, scoprire il mondo da una sella ti regala anche quest apossibilità: apprezzare davvero tutte le ricchezze di ogni territorio che si attraversa…comprese quelle gastronomiche!
Perché, da che mondo è mondo, condividere un pasto – grande o piccolo che sia – è sempre il segno più vero e forte di accoglienza, amicizia e pace.